Rimini | Miserocchi (Pdl): Maggioranza frammentata dimostra che ‘cambiamento’ è l’unica parola vera per Rimini
Il dibattito sull’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Rimini (e soprattutto sui mancati numeri in maggioranza ieri) sta crescendo anche grazie all'appello del sindaco alla responsabilità per i gruppi di minoranza e sta spopolando nelle ultime ore su Facebook. A sostegno del primo cittadino c’è chi, come il consigliere comunale del Pd Simone Bertozzi (tra gli altri) usa appunto il suo diario per richiamare minoranza alla responsabilità di mantenere il numero legale (compito, in realtà, della maggioranza di cui fa parte), da un lato. Dall’altro, a lasciarsi stuzzicare dagli appelli è il coordinatore provinciale del Pdl Fabrizio Miserocchi.
“Il documento più rilevante del governo cittadino, in cui le scelte culturali, politiche, tecniche divergono profondamente tra maggioranza e opposizione, presentato in ritardo, con lacune fortissime sui temi più importanti per la città dovrebbe essere tacitamente avallato dall'opposizione con una presenza in aula a sostegno di una maggioranza divisa e frammentata? Davvero sono allibito da certi discorsi che sento fare in queste ore”, attacca Miserocchi.
“Ancora una volta – spiega il coordinatore del centrodestra – il sindaco Gnassi dopo aver alimentato per mesi uno scontro frontale con tutti, oggi chiede responsabilità a chi è stato eletto per "opporsi" alle sue scelte cervellotiche. Cambiamento, ancora una volta ritorna l'unica parola vera di cui ha bisogno Rimini, verso una nuova coesione sociale in cui queste cose non devono accadere perché ciascuno ha potuto portare il suo contributo prima di arrivare a ridicoli balletti”.
Secondo il consigliere Bertozzi, “far saltare il banco come ha fatto ieri la minoranza consiliare è stato un gesto davvero irresponsabile. Non tanto verso il sindaco, verso l'assessore Brasini o verso la maggioranza, che pure hanno lavorato duro in questi mesi, ma piuttosto verso un'intera comunità”. Assicura Bertozzi a nome anche dei suoi colleghi di partito che“domani sera saremo in consiglio comunale, perché abbiamo una responsabilità verso i cittadini riminesi, anche quelli che non ci hanno votato. Domani non ci sono impegni personali che tengano, anche Italia-Brasile può aspettare: il Pd sarà compatto in consiglio”.
Sulla defiance della maggioranza ‘gioca’ il movimento 5Stelle mettendo in vendita (per scherzo, ma lasciando intuire dinamiche interne in queste ore in maggioranza) i pareri favorevoli dei suoi consiglieri. “Siamo sicuri che secondo i metodi della politica tradizionale, do ut des, questa fragile maggioranza verrà ricomposta giusto per questo passaggio, rimanendo però irrimediabilmente incrinata. Nel frattempo accogliamo il richiamo alla responsabilità del nostro sindaco e mettiamo a disposizione i nostri tre consiglieri, ma, al contrario dei componenti della maggioranza, rendiamo pubbliche le nostre richieste”, dicono i 5Stelle.
Ovviamente sono richieste in linea con la politica urbanistica e gli eventi promossi dal primo cittadino (non tanto con la linea dell’amministrazione in fatto di servizi): “Per 1 Consigliere: 3 porzioni di saraghina alla Molo Street Parade, stop al TRC e stop alla privatizzazione dei due asili gestiti ASP (Cerchio Magico e Bruco Verde). Per 2 Consiglieri : 5 porzioni di saraghina alla Molo Street Parade, un giro sulla ruota, stop al TRC, stop alla privatizzazione dei due asili e stop al pagamento dell'affitto del Seminario. Per 3 Consiglieri: 5 porzioni di saraghina e free drink alla Molo Street Parade, un giro a testa sulla ruota, stop al TRC, stop alla privatizzazione degli asili, la rinuncia alla cementificazione “Salvapalas”, stop alla distribuzione politica delle poltrone nelle partecipate e considerazione delle nostre proposte di rigenerazione del territorio”. Tornando dal faceto al serio il bilancio i 5Stelle lo hanno già smontato ieri.